giovedì 15 settembre 2011

Dieta Zona


Dieta Zona:
un modo diverso di guardare al cibo per migliorare il metabolismo, diminuire l’appetito e aumentare il senso di energia. Alla base della dieta zona c'è il concetto che grazie al cibo possiamo intervenire sul metabolismo aumentando ormoni che fanno bruciare i grassi e diminuendo quelli che vanno immagazzinare grasso si può di così dimagrire sentendosi sazi.

A chi è indicata:
  • A chi vuole perdere peso.
  • A chi vuole rassodare il corpo.
  • A chi con altre diete sente troppo la fame e la stanchezza.
  • A chi per periodo della vita o per patologie in atto ( diabete, malattie cardiovascolari, dolori articolari, ecc.) si sente stanco e fa più fatica a svolgere le normali attività.
  • Agli sportivi che vogliono migliorare la loro alimentazione e performance.

La dieta Zona viene personalizzata sulle caratteristiche fisiche dell’individuo e sulla sua attività sportiva o stile di vita, inoltre abbino,  quando necessario, lo svolgimento della dieta Zona al Mineralogramma* per ancor più personalizzare la dieta e le eventuali integrazioni necessarie.


*Il Mineralogramma è un esame fatto su un prelievo di circa mezzo grammo di capelli che ci consente di verificare il metabolismo ossidativo-energetico di una persona, migliorare l’approccio con integratori nutrizionali e di verificare la contaminazione con sostanze tossiche (mercurio, piombo, alluminio, ecc.) oggi sotto accusa in numerose patologie.

Manipolazioni Somato-psichiche o Metodo Furter: un approccio innovativo


La medicina manuale del Dr.  Furter è una particolare manipolazione che viene eseguita con la collaborazione del paziente, per questo è chiamata anche “interattiva”  poiché solo il paziente può indicare al medico quello che sente e soprattutto dove; infatti negli anni ’80 il Dr. Furter osservò come i sintomi lamentati dai suoi pazienti si localizzassero in punti precisi del loro corpo e che questi punti mostrassero delle tipiche e perciò riconoscibili irregolarità al tocco.
La medicina manuale tiene conto di tutti gli esami di laboratorio e strumentali ma si avvale inoltre di tutto quello che viene raccontato e indicato dal paziente.
La medicina manuale è indicata in un gran numero di patologie croniche, quelle che più rispondono sono:
o       circa l’80% delle patologie dell’apparato locomotore,
o       le cefalee,
o       le colopatie (coliti, colon irritabile, ecc.),
o       le gastropatie (comprese le ernie jatali),
o       le vertigini,
o       le sinusiti,
o       le aritmie cardiache,
o       le malattie psico-somatiche (crisi di panico, claustrofobia, anoressia ecc.),
o       dolori che non hanno una chiara diagnosi strumentale e spesso vengono etichettati come “da stress” o ansiosi.
 Mi sono formato direttamente con il Dr Michel Furter e per chi sa il francese il suo sito permette di approfondire l'argomento:

Omotossicologia



Fondata da H. H. Reckeweg rappresenta un’evoluzione dell’omeopatia che indaga sul comportamento e l’eliminazione delle tossine che danneggiano l’organismo, tossine che derivano dall’inquinamento , alimentazione errata, farmaci e così via; inoltre l’omotossicologia si avvale dei progressi scientifici, esami di laboratorio e strumentali per poter inquadrare al meglio la patologia che interessa un paziente.
Per l’omotossicologia è fondamentale aiutare l’organismo nell’eliminazione di queste tossine grazie a rimedi non aggressivi per l’organismo, derivanti dalla farmacologia omeopatica, ripristinando così la capacità di autoguarigione propria di ogni organismo.
L’omotossicologia permette di affrontare numerosi disturbi soprattutto nell’ambito delle patologie croniche, permette inoltre di fare prevenzione e può essere di supporto nelle terapie convenzionali mediche; è importante che queste terapie non convenzionali siano utilizzate da medici in modo da integrarsi in un dialogo di cura anche con altri specialisti e/o medico curante sì da sfruttare ogni risorsa per il benessere della persona.
Il mio percorso è stato all'interno dell'A.I.O.T.